Bulimia: meccanismi di mantenimento e strategie di gestione

2La Teoria Cognitivo-Comportamentale Transdiagnostica ha identificato i principali processi implicati nello sviluppo e nel mantenimento della bulimia, che risultano, come illustrato dal Dr. Riccardo Dalle Grave, esperto in riabilitazione nutrizionale, in un recente articolo su Nutrizione 33, un focus imprescindibile nella terapia di questo disturbo alimentare.

La bulimia è caratterizza da abbuffate, altrimenti dette episodi bulimici, stiamo parlando di una perdita del controllo che porta ad assumere e consumare una grande quantità di alimenti.

L’adozione di regole rigide ed esageratamente restrittive per quanto riguarda l’alimentazione è dettata dalla preoccupazione non essere in grado di controllare il proprio comportamento; ma l’infrazione, praticamente inevitabile, di queste regole porta spesso all’abbandono effettivo del controllo, cioè all’abbuffata, e conseguentemente aumenta la preoccupazione e quindi accentua le restrizioni dietetiche: si viene a creare un vero e proprio circolo vizioso.

Un ulteriore processo messo in luce dallo studioso riguarda le condotte di eliminazione, (vomito, lassativi o diuretici) utilizzate al fine di eliminare le calorie ingerite durante l’abbuffata. È emerso che queste strategie disfunzionali non hanno effetti rilevanti sull’assorbimento delle calorie derivate dagli alimenti, aumentano invece la possibilità che l’episodio bulimico si verifichi perché eliminano un deterrente dell’assunzione di cibo: la paura che le calorie ingerite provochino un aumento ponderale.

Infine l’episodio bulimico sembra essere strettamente legato ai cambiamenti emotivi dovuti agli eventi della vita quotidiana, in particolar modo stati emotivi intensi e intollerabili.

La procedura 3+2+0, che prevede l’assunzione regolare di alimenti (3 pasti principali, 2 spuntini e nessuna assunzione altra fuori pasto), unitamente all’utilizzo di schede di monitoraggio in tempo reale dei meccanismi che mantengono il disturbo, sembra ridurre significativamente il numero degli episodi bulimici.

Leggi l’articolo completo sul sito di Nutrizione 33

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