Archivi

Sistema nervoso rotto?

Egregio Dottore, le vorrei raccontare cosa mi è successo 4 anni fa. Ero tornata dal lavoro e mi sentivo agitatissima, e ho fatto con la bocca uno sforzo e ho sentito qualcosa rompersi all’altezza del dietro testa dietro in basso. Da allora non sento più niente, cioè non ho più gli impulsi, come se il sistema periferico si fosse rotto con quello sforzo. Ho fatto diverse visite pschiatriche, senza risolvere niente. Ho fatto anche risonanza magnetica, con esito negativo. Io sostengo che si sia rotto l’equilibrio del sistema nervoso periferico. E’ possibile con quello sforzo che ho fatto? Grazie.

Raffaella

Cara Raffaella, la storia che racconta è veramente singolare. I dati che fornisce sono veramente pochi e con così pochi dati non è possibile fornirle una spiegazione sicuramente plausibile o ancor meglio scientificamente fondata. Una sola cosa è certa e cioè che l’equilibrio del suo sistema nervoso periferico non può essersi “rotto”. Sarebbe interessante conoscere i sintomi e i segni che sono insorti in seguito all’episodio da lei raccontato e il parere degli specialisti che ha consultato. L’evento causale che lei cita, lo sforzo con la bocca in uno stato di grande agitazione, non è in grado di rompere in nessun modo l’equilibrio del sistema nervoso periferico. Più probabilmente si tratta di un disturbo funzionale e non organico. Le aggiungo solo che è ben difficile che in ambito psichiatrico si brancoli così nel buio. Mi fornisca le informazioni aggiuntive che le ho chiesto, anche separatamente, e sarà mia premura darle una risposta più esauriente e competente.

VERO Salute dicembre 2009

Un figlio problematico

Egregio Dottore, ho un dubbio che mi assale da diverso tempo. Ho un figlio di 23 anni che ha qualcosa che non va. Fin dalle elementari ha avuto problemi di apprendimento, alle medie anche comportamentali, alle superiori lo stesso (ha cambiato 3 scuole e alla fine ha mollato tutto). In casa ormai, mi creda, non ne possiamo più. Ha scatti d’ira, ha rubato sia fuori che in casa, non riesce a stare in un posto di lavoro più di tanto (o litiga o non vuole lavorare). Ha un fratello più piccolo che infastidisce di continuo. Il mio dubbio è questo: quando è nato, dopo un lungo travaglio, è subentrata un’insofferenza fetale che si è prolungata prima di decidere per il taglio cesareo (hanno atteso troppo). Per cui credo che potrebbe essere questo la causa di tutto ciò. Ci siamo rivolti a uno psicologo e psichiatra. E’ stata fatta una TAC al cervello, ma non c’è nulla. Può dirmi cos’altro si può fare? Cordiali saluti.

Monica

Gent.le sig.ra Monica, i problemi di suo figlio potrebbero far pensare sui generis a qualcuna delle diagnosi che vengono definite Disturbi Generalizzati dello Sviluppo o comunque pervasivi dello sviluppo. La compatibilità con la sofferenza fetale è verosimile. Se la TAC non rileva nulla e intende proseguire sulla strada delle indagini di laboratorio, si potrebbe fare anche una Risonanza Nucleare Magnetica del cervello e/o un Elettro Encefalo Gramma (EEG). Se non risultasse nulla mi orienterei su un disturbo di Personalità che un buon psichiatra è in grado di fare e ci sono dei test specifici che possono metterli in luce. A grandi linee direi che il disturbo di personalità in questione potrebbe essere il Disturbo Borderline, ma è bene che alla diagnosi ci si arrivi con visite psichiatriche ad hoc e con la somministrazione dei su citati test.

Cordiali saluti.

VERO Salute settembre 2009

Un’amica preoccupata

Caro dottore, le scrivo perché una mia cara amica che si è da poco lasciata dal suo compagno sta dimagrendo a vista d’occhio. Ho provato con lei ad affrontare il discorso ma ha fatto finta di niente. Non so come comportarmi, vorrei tanto rivolgermi ai suoi genitori, ma temo che si possa allontanare da me o che lo viva come un “tradimento” da parte mia. Mi può dare un consiglio su come agire e introdurre il discorso per far in modo che si apra con me?

Vincenzo, Padova

Gentile Vincenzo, mi permetta di ricordare che non esistono comportamenti validi per tutti. Lei dovrà trovare una sua via per aiutare la sua amica a prendere coscienza della sua sofferenza. Tante sono le strade percorribili, ivi compresa quella di coinvolgere i suoi genitori, con tutto quel che ne può conseguire. Personalmente prediligo l’utilizzo della maieutica ossia il metodo che viene attribuito a Socrate. Questo metodo viene ampiamente utilizzato in vari ambiti, ivi compreso in ambito psicoterapico. In estrema sintesi si tratta di fare varie domande instradando l’interlocutore verso i temi che ci interessa trattare. Occorre, in altre parole, far terminare ogni frase con un punto interrogativo e non dare consigli o fare affermazioni più o meno categoriche.

Un caro saluto.

VERO Salute ottobre 2015

Un’ultima risorsa per spiegare tanti sintomi

Gentile dottore, innanzitutto la volevo ringraziare e mi complimento della rivista che ho da poco conosciuto e che mi ha subito conquistata, perché penso che l’informazione sulla salute non sia mai abbastanza. La mia richiesta e le mie perplessità toccano molti argomenti e quindi credo vari specialisti. Se sono arrivata a scriverle, pur non amando parlare di me con un tono di lamentela, è perché non so più a chi rivolgermi e che fare. Ho 28 anni e da quando ne avevo appena 4-5 ho iniziato ad avere svenimenti seguiti spesso da convulsioni. Non so se sia genetica perché sono stata adottata. Escludendo questo, ho fatto tutti gli esami necessari come tac, risonanza magnetica, esami del sangue, monitoraggio giorno e notte, holter 24 ore, tutto negativo o al limite della norma. Crescendo, negli anni, un po’ va scemando. Dicevano che poteva essere dovuto a una mancanza di afflusso del sangue al cervello per stress e forti spaventi, ma non si spiegava il fatto che mi accadesse pure mentre ballavo ed ero rilassata in vasca da bagno. Dopo tanto tempo si è rimanifestato in parte al momento del parto bloccandomi nella spinta, quindi dopo molte ore di travaglio, così si è deciso per il taglio cesareo. Una serie di fattori come un incidente, tensioni con la mia famiglia prima del parto e il parto stesso mi hanno sconvolta psicologicamente e fisicamente. Tant’è che riporto strascichi e se sono risvegliati nuovi e vecchi dolori. Gli esami dicono questo: invecchiamento precoce articolare liquido spalla destra, accavallamento dei nervi e schiacciamento di due vertebre. Come cura: Tauxib, collare cervicale, camminate, ginnastica posturale, antidolorifici e, forse, coccige fratturato, ma non si vede molto in lastra. Aumento post partum di peso (forse nervoso), non riesco a dimagrire pur riducendo la quantità di cibo. Mi gonfio a livello addominale con poco. Da qualche anno non riesco a digerire alcuni alimenti (peperoni, aglio, uova di casa, fagioli, pepe, intollerante al mentolo e all’Aulin, carenza a livello sessuale). Sto seguendo una cura ormonale, può essere causa di qualcosa? Sono diventata freddolosa, mi sento mentalmente giovane, ma consapevole e fisicamente una di 50 anni! Grazie di avermi letto.

Marusca, Macerata

Gent.ma Marusca, innanzitutto grazie a nome mio, e penso di poterlo fare anche a nome degli altri collaboratori della rivista, degli elogi che ci fa. La storia che racconta di sé appare complessa e di non facile decifrazione. Probabilmente, come lei stessa intuisce, molti approfondimenti andrebbero fatti anche con altri specialisti, per quanto la componente psichica è molto importante nel suo caso. Partiamo dagli svenimenti seguiti da convulsioni a partire dai 4-5 anni. L’esame per eccellenza, in questo caso è un Elettro Encefalo Gramma (EEG), che difficilmente non avrebbe rilevato i classici reperti di un eventuale attacco epilettico. Gli svenimenti a cosa erano dovuti (pressione bassa, ipoglicemia)? Oppure avvenivano su base funzionale insieme fors’anche alle convulsioni? Per saperlo occorrerebbe indagare la sua personalità, magari anche con opportuni test e verificare l’eventuale presenza ad esempio di un Disturbo Istrionico di Personalità. Di certo le tensioni in famiglia a cui accenna non fanno altro che complicare dal punto di vista psichico quelle che potrebbero essere delle somatizzazioni d’ansia. Prima e durante il parto si sono verificate tensioni che l’hanno stremata sia dal punto di vista fisico sia da quello psichico, per cui si è fatto ricorso al cesareo. Seguiva un elenco di disturbi all’apparato locomotore ed in generale a quello osteo artro muscolare, oltre ad un aumento di peso innaturale dopo il parto. In aggiunta si gonfia a livello addominale. Questo si verifica spesso in persone molto ansiose. Ma lei aggiunge che fa fatica a digerire una serie di cibi o è intollerante. Non manca la carenza a livello sessuale che inserisce stranamente nell’elenco dei cibi indigesti. E’ importante la carenza sessuale? A 28 anni direi proprio di si! Per ultimo la cura ormonale. Dovrebbe dirmi quale e perché per poterle dire se le scombina qualcosa. Credo a questo punto che sia chiaro che bisognerebbe avere tutta una serie di dati e fare gli opportuni approfondimenti per poterla aiutare in modo più specifico e sarò lieto di poterlo fare, se lo desidera, se vorrà scrivermi ancora.

Un cordialissimo saluto.

VERO Salute febbraio 2010

Una domanda per il Dottore

Una curiosità personale. Vorrei sapere con quali criteri di scelta lei è giunto a questo tipo di attività e se ha subito dei danni alla sua persona.

Dante, Trapani

Complimenti per la sua bella domanda che, per una volta, mi permette di parlare di me e non di altri. I criteri da me utilizzati riguardano innanzitutto la passione per il più affascinante degli studi che avrei potuto fare e che potevano riguardare la mente (come ho fatto) o l’universo e la sua origine (come faccio come hobby di tanto in tanto). Credo di avere un talento naturale verso questi due argomenti e ho cercato di metterli a frutto, soprattutto il primo, anche come attività lavorativa. Le ragioni non finiscono qui ma ruberei troppo spazio ai lettori parlando di cose mie. Circa i danni alla mia persona, beh devo dire che i benefici che ho acquisito sono di gran lunga superiori, anche se mi riferissi solamente alla conoscenza di me stesso e degli altri. Di danni veri e propri non mi pare di averne subiti.

Cari saluti.

VERO Salute ottobre 2009

347FanMi piace
css.php