Un figlio problematico

Egregio Dottore, ho un dubbio che mi assale da diverso tempo. Ho un figlio di 23 anni che ha qualcosa che non va. Fin dalle elementari ha avuto problemi di apprendimento, alle medie anche comportamentali, alle superiori lo stesso (ha cambiato 3 scuole e alla fine ha mollato tutto). In casa ormai, mi creda, non ne possiamo più. Ha scatti d’ira, ha rubato sia fuori che in casa, non riesce a stare in un posto di lavoro più di tanto (o litiga o non vuole lavorare). Ha un fratello più piccolo che infastidisce di continuo. Il mio dubbio è questo: quando è nato, dopo un lungo travaglio, è subentrata un’insofferenza fetale che si è prolungata prima di decidere per il taglio cesareo (hanno atteso troppo). Per cui credo che potrebbe essere questo la causa di tutto ciò. Ci siamo rivolti a uno psicologo e psichiatra. E’ stata fatta una TAC al cervello, ma non c’è nulla. Può dirmi cos’altro si può fare? Cordiali saluti.

Monica

Gent.le sig.ra Monica, i problemi di suo figlio potrebbero far pensare sui generis a qualcuna delle diagnosi che vengono definite Disturbi Generalizzati dello Sviluppo o comunque pervasivi dello sviluppo. La compatibilità con la sofferenza fetale è verosimile. Se la TAC non rileva nulla e intende proseguire sulla strada delle indagini di laboratorio, si potrebbe fare anche una Risonanza Nucleare Magnetica del cervello e/o un Elettro Encefalo Gramma (EEG). Se non risultasse nulla mi orienterei su un disturbo di Personalità che un buon psichiatra è in grado di fare e ci sono dei test specifici che possono metterli in luce. A grandi linee direi che il disturbo di personalità in questione potrebbe essere il Disturbo Borderline, ma è bene che alla diagnosi ci si arrivi con visite psichiatriche ad hoc e con la somministrazione dei su citati test.

Cordiali saluti.

VERO Salute settembre 2009
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