Un gruppo di ricercatori inglesi sta lavorando sulla messa a punto di un nuovo tipo di farmaci antidepressivi che potrebbero rivoluzionare il modo in cui oggi viene trattata la depressione.
I farmaci antidepressivi attualmente in commercio impiegano dalle tre alle otto settimane ad avere effetto sui sintomi depressivi. Farmaci come Prozac o Lexapro, che appartengono alla categoria degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), agiscono appunto sul riassorbimento della serotonina migliorando il modo in cui i messaggi chimici vengono inviati e ricevuti dalle cellule cerebrali, migliorando il tono dell’umore dei pazienti depressi.
Attualmente, come riportato da uno studio recentemente pubblicato, la percentuale di risposte al trattamento con SSRI varia tra il 40% e il 60%, mentre una remissione dei sintomi si riscontra nel 30 – 45% dei casi.
Il gruppo di ricercatori guidato dal Dr. Scott Thompson, dell’Università del Maryland, si è concentrato sulla messa a punto di una nuova tipologia di farmaci che agisse su un diverso neurotrasmettitore: il GABA.
I ricercatori ipotizzano che l’elemento centrale nella depressione sia la limitata efficacia dei messaggi eccitatori in alcune aree del cervello che dovrebbero quindi essere maggiormente attivate riducendo i messaggi inibitori.
I risultati riportati nell’articolo pubblicato sul giornale Neuropsychopharmacology, relativi a esperimenti su topi, mostrano l’azione di questi farmaci non solo nei termini di una stabilizzazione dell’umore in meno di 24 ore ma anche una diminuzione degli effetti collaterali.
Risulta evidente la portata assolutamente rivoluzionaria che questa nuova scoperta potrebbe avere se i risultati fossero replicati anche su campioni umani.
Leggi l’articolo completo, in inglese, sul sito di Neuropsychopharmacology
