Quando il “quieto vivere” nuoce alla salute mentale

Vorrei sapere come potermi difendere dai continui sottili dispetti di mia nuora. Mi umiliano, ma più spesso sento dentro di me una rabbia, verso di lei, che mi spaventa e che devo sempre reprimere “per il buon per la pace” e soprattutto per il timore che mi tenga lontana dagli amati nipotini. Forse lei qualche volta vorrebbe il confronto e la rissa, ma so che avrei la peggio perché mi blocco e non riesco a dire una sola parola. Da tutti sono considerata una suocera perfetta ma sto malissimo e anche il rapporto col mio buon marito ne risente perché sono sempre triste. E’ tutta colpa del mio carattere permaloso e troppo sensibile? Mi servirebbe una psicoterapia? Forse anche qualche farmaco?

Addolorata, Taranto

Gentile signora Addolorata, non si capisce bene l’oggetto del contendere tra lei e sua nuora. Del resto è un classico che il rapporto nuora/suocera sia conflittuale. Lei è considerata una suocera perfetta da tutti, tranne che dalla persona che conta per un clima familiare armonioso e sereno. Non che voglia mettere in dubbio il suo ruolo di suocera perfetta, ma di perfezione a questo mondo non ce n’è. In aggiunta se fosse perfetta perché si chiede se fare psicoterapia o addirittura prendere dei farmaci? Provi a verificare che i ruoli di suocera e nuora siano rispettati ed in particolare se lascia che sia sua nuora ad educare i figli e lei non interferisca nel compito di educatrice. Si ricordi che il compito di educare i figli è dei genitori, non dei nonni. Ai nonni tocca dare e ricevere tanto amore, a volte rendersi utili, a volte permettersi qualche vizietto senza l’assillo di essere dei buoni educatori, compito quest’ultimo di pertinenza genitoriale con cui non bisogna interferire o entrare in rotta di collisione.

VERO Salute agosto 2009
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