Omosessualità: se i genitori fanno fatica ad accettare

Sono un ragazzo di 32 anni, ho sempre saputo di essere omosessuale anche se, fin quando ho potuto, non l’ho detto ai miei genitori perché pensavo che non fossero preparati per una notizia di questo tipo. Loro vivono una realtà molto provinciale e io, dopo il liceo, sono andato via di casa e non ci torno spessissimo. Qualche tempo fa, stufo di dovermi sempre reprimere e sentendomi sufficientemente realizzato (ho un buon lavoro e un legame bellissimo che dura da due anni), ho dato loro la notizia. E mi sono pentito perché non mi sembrano assolutamente in grado di affrontare questa realtà, per loro nuova. Mi sembrano depressi, sconfitti. Li sento lontani come mai prima d’ora. Le scrivo per loro. Perché ho paura che da soli non ce la faranno a “reggere il colpo”. Posso aiutarli io? Mi consiglia di parlarci di più? Oppure è meglio lasciarli un po’ da soli a metabolizzare la notizia? Non so davvero come muovermi e mi appello alla sua esperienza.

Un sincero grazie

Credo che sia molto difficile, a questo punto, uscire da questa situazione ingarbugliata dal fatto che, oltre alla difficoltà di accettare un figlio omosessuale, i suoi genitori sono vissuti per oltre tre decadi con false credenze. La capacità di elaborare una notizia del genere probabilmente va oltre le loro possibilità. Vedrei di buon occhio l’intervento di un buon psicoterapeuta e non credo che lei possa fare molto ora, se non “vuotare il sacco” e provare a innescare una rielaborazione catartica dell’accaduto.

Un caro saluto.

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