Dipendenza, impulsività, compulsione: il sistema della ricompensa

Alcuni ricercatori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università del Texas hanno dimostrato la correlazione tra un difetto a livello di trasmettitori neurali e la propensione a comportamenti di dipendenza, impulsività e compulsione, implicati in alcune delle più importanti psicopatologie esistenti.

Stiamo parlando di: alcolismo, tossicodipendenza, gioco d’azzardo patologico, dipendenza sessuale, abbuffate di glucosio (zucchero), ADHD, sindrome di Tourette, autismo, disturbi post-traumatici, disturbi di personalità schizoidi ed evitanti, disturbo della condotta e antisocialità. Risulta quindi evidente la portata di questa scoperta dal punto di vista clinico.

Questo funzionamento difettuale a livello dei neurotrasmettitori è stato identificato e nominato dal Dott. Blum come Sindrome da Deficit della Gratificazione o Reward Deficiency Syndrome. Ma vediamo di cosa si tratta.

La dopamina (DA) è un neurotrasmettitore, ovvero una sostanza che veicola le informazioni fra le cellule componenti il sistema nervoso. I neuroni dopaminergici formano un sistema di neuromodulazione che attraversa ampie zone del cervello e prende il nome di sistema dopaminergico.

Un recettore coinvolto nel sistema dopaminergico, il recettore D2, svolge un ruolo fondamentale nel sistema della ricompensa. In condizioni normali la dopamina agisce per modulare il nostro impulso o la spinta all’azione attraverso la gratificazione, anche per questo motivo la DA viene comunemente chiamata “ormone del piacere” o “ormone antistress”. Quando la DA viene rilasciata stimola diversi recettori del sistema dopaminergico e provoca un aumento delle sensazioni di benessere e riduzione dello stress.

Quando c’è un malfunzionamento nell’attivazione del sistema della ricompensa o gratificazione, il cervello di una persona necessita una quantità maggiore di DA per sentirsi bene. Questo funzionamento difettoso può essere dovuto a mutazioni genetiche che causano una vera e propria condizione di bassa quantità di dopamina.

La ricerca di sostanze come alcol, droghe o glucosio (zucchero) è in questo senso funzionale al raggiungimento dell’attivazione e del rilascio di DA nel cervello che porta a sperimentare la sensazione di benessere e diminuzione dello stress.

L’articolo, in inglese, è stato pubblicato sul Journal of Psychoactive Drugs

 

Photo credit: CC BY 2.0 by  dierk schaefer

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