Stop alla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari

La IV Relazione del Governo sul superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), presentata oggi al Parlamento, conferma l’urgenza di nominare un Commissario che intervenga nelle Regioni inadempienti, che non hanno accolto i loro pazienti, perciò ancora rinchiusi nei quattro OPG “superstiti”. Solo Napoli Secondigliano è stato chiuso. Gli altri OPG (Reggio Emilia, Montelupo Fiorentino, Aversa e Barcellona Pozzo di Gotto), pur con un numero ridotto di persone internate, sono ancora aperti. Quello di Castiglione delle Stiviere ha cambiato targa “trasformandosi” da Opg in Rems con oltre 200 internati. A quasi un anno dalla data fissata per la chiusura degli OPG (31 marzo 2015) il ritardo accumulato per responsabilità delle regioni inadempienti si somma ora a quello del Governo che indugia inspiegabilmente nella nomina del commissario.

Il Commissario deve intervenire per garantire a ogni internato la dimissione e poter chiudere così gli OPG ma soprattutto dovrà occuparsi della corretta applicazione della legge 81/2014, che indirizza gli interventi verso progetti di cura e riabilitazione individuale da svolgersi anche senza misura di sicurezza detentiva. Come indica la Relazione al Parlamento, questo è possibile nella stragrande maggioranza dei casi. Così anche il ruolo delle Rems – e quindi della misura di sicurezza detentiva – può e deve diventare residuale rispetto all’assistenza che deve svolgersi nel circuito dei servizi di salute mentale territoriali (ai quali vanno subito assegnate le risorse), seguendo finalmente le indicazioni della legge 180 che ha sancito la chiusura dei manicomi.

Photo credit: SnapAdik via Foter.com / CC BY-ND

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