Twitter: il supporto sociale nella perdita di peso

Pubblicare post e condividere i propri successi e traguardi sui social media, come Facebook e Twitter, consente di ottenere un supporto sociale e un riconoscimento da parte della cerchia di amici che aumenta la motivazione e incentiva al raggiungimento degli obiettivi personali.

Ci sono pochi studi che analizzato l’effetto del social network online e soprattutto del supporto sociale che si può ottenere attraverso i social media, sul raggiungimento di obiettivi come la perdita ponderale.

Da uno studio pubblicato nel 2013 da Gabrielle Turner-McGrievy e Deborah Tate sulla rivista Translational Behavioral Medicine, è emerso un effetto importante dell’utilizzo dei social media sull’esito di programmi strutturati per la perdita del peso nell’obesità.

Gli autori hanno analizzato il contenuto e il numero dei post che sono stati pubblicati su Twitter da parte dei partecipanti al programma di perdita ponderale per adulti in sovrappeso, della durata di sei mesi. Nello specifico sono stati esaminati: la perdita del peso, l’uso dei social media e il sostegno sociale ottenuto. Gli autori hanno identificato diverse funzioni di supporto dei messaggi di Twitter: informativo, assistenza concreta, stima, rete e supporto emotivo.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto indicazioni uguali per quanto riguarda alimentazione, esercizio fisico, e definizione degli obiettivi, ma la metà di loro poteva utilizzare Twitter come supporto per la perdita di peso: ricevendo tweets ogni giorno con consigli da parte di esperti e inoltre potevano essere seguiti e supportati dagli altri partecipanti dello studio.

I risultati emersi dimostrano che vi è una relazione significativa tra perdita di peso e numero di post pubblicati: tutti i partecipanti hanno avuto una diminuzione ponderale ma il gruppo che ha utilizzato Twitter ha ottenuto risultati migliori, ogni 10 messaggi di Twitter mediamente vi era una perdita di peso 0,5 maggiore ogni giorno.

L’articolo completo, in inglese, è stato pubblicato su Translational Behavioral Medicine

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here