Natale uguale ansia e depressione durante e dopo. “Soprattutto per coloro che si buttano nello shopping per comprare regali a tutta la famiglia. Un investimento emotivo proiettato sul Natale, dal quale ci si aspetta molto, ma che nasconde nella maggior parte dei casi profondi disagi”. Lo afferma Paola Vinciguerra, Direttore dell’UIAP, Unità Operativa Attacchi di Panico, presso la Clinica Paideia di Roma e Presidente dell’EURODAP, Associazione Europea Disturbi Attacchi di Panico.
“Osservando i nostri pazienti abbiamo notato che prima delle feste presentano, a livello sintomatologico, un contenimento di ansia e depressione che invece aumentano durante e dopo il periodo festivo – dice l’esperta – Ma questi stati emotivi sono diffusissimi anche tra le persone che non sono in psicoterapia”. “A Natale la maggior parte della gente si lancia nella corsa sfrenata degli acquisti – spiega – si deve pensare a tutti i parenti che puntualmente sono proprio quelli che si vedono solo una volta l’anno e quindi quelli meno vicini. Si deve pensare ad ognuno di loro, si deve scegliere in fretta, guai a non far bella figura, si deve appagare il bisogno di piacere e si dimenticano i continui addebiti sulla carta di credito. Si comprano così tanti dolciumi che solo la metà basterebbe a far contente tre famiglie e si dà sempre la solita giustificazione: ‘Tanto è Natale!'”. “Tutto questo può scatenare attacchi di ansia – dice la Vinciguerra – e comportamenti compulsivi di riempimento della nostra ansia senza averne minimamente coscienza. Il punto è che tutti investiamo emotivamente troppo nel Natale. E’ come se ci aspettassimo che questo evento facesse scomparire per magia le nostre frustrazioni e ci aiutasse a sentirci meno soli. Accade però che finite le feste i disagi di cui non eravamo assolutamente coscienti ci avvolgono e arrivano depressione e ancora ansia”
Consigli
“Ciò di cui abbiamo veramente bisogno – consiglia – è “scambiare” e non “riempire”, quindi dobbiamo scegliere con cura le persone con cui stare ed insieme a loro dove stare. Organizzate tutti insieme e aiutatevi a vicenda a sistemare gli addobbi. Per quanto riguarda i regali bisogna farli se davvero si sente il desiderio e in quel caso sceglierli in relazione alla persona sapendo che un piccolo pensiero curato nella presentazione sarà sempre più gradito di un grande oggetto buttato lì senza amore. Cercate di far tornare questo momento di festività ad una riunione basata sull’amicizia e l’affetto e non un compulsivo correre nell’illusione di riempire un vuoto. Ritrovate e valorizzate i vecchi riti, come il taglio del panettone, l’attesa della mezzanotte per farsi gli auguri. Tutto questo unisce davvero se fatto con desiderio e coscienza”.