Disturbo Borderline di Personalità: aspetti critici e valutazioni terapeutiche

I pazienti affetti da disturbo borderline di personalità (DBP in italiano e Borderline Personality Disorder – BPD) sono una grande sfida per i terapeuti in quanto la loro forte instabilità affettiva, relazionale e comportamentale implica numerose criticità e difficoltà nei trattamenti. Tali criticità coinvolgono non solo i pazienti affetti da disturbo borderline ma anche il terapeuta e il setting stesso.

Marsha Linehan e Otto Kernberg hanno concluso che vi sono alcuni elementi di criticità che devono essere presi in considerazione dal terapeuta durante la presa in carico di un paziente affetto da DBP.

Un articolo di Rivista di Psichiatria analizza nel dettaglio questi elementi di criticità.

Un primo elemento che il terapeuta deve prendere in considerazione riguarda le tendenze suicidarie di questi pazienti che si realizzano nel 10% circa dei casi; il terapeuta non solo deve convivere con la consapevolezza e accettazione di tale rischio ma deve essere anche preparato per gestirlo. Tutto ciò comporta un forte carico emotivo per il terapeuta stesso. Anche le condotte auto-eteroaggressive sono molto presenti nei pazienti borderline (69-80%) e anche in questo senso il terapeuta deve essere preparato in maniera adeguata.

Per quanto riguarda il setting si è riscontrata la necessità di istituire dei limiti e delle regole poiché il rischio di attivazioni nel sistema di attaccamento nel paziente, di prevaricazione di ruoli e di sabotaggio della terapia stessa è molto alto.

Infine per ciò che concerne la terapia sono state riscontrate diverse criticità rispetto al raggiungimento di un’alleanza (di lavoro) terapeutica visti gli alti tassi di drop out (30-35%), gli atteggiamenti nei confronti dei terapeuti attivati durante le sedute, la cronicizzazione del disturbo a seconda della durata della terapia e anche la difficoltà della conclusione della terapia stessa che può essere vissuta come un momento particolarmente difficile per il paziente.

Un’ulteriore criticità è legata alla formazione del terapeuta in quando il lavoro con un paziente DBP è molto impegnativo ed emotivamente provante. Se il terapeuta non ha formazione specifica e non viene supportato talora con un lavoro di rete, il rischio di burn out è molto alto.

Un’attenzione particolare a tutti questi elementi critici può favorire una buona riuscita della terapia con un paziente DBP.

Leggi l’articolo completo, in formato PDF, sul sito Rivista di Psichiatria

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