Aborto, vergogna, ansia, depressione, immaturità.

Sono un ragazzo di 32 anni e le scrivo per mia sorella che ha avuto un aborto. Si vergogna a uscire perché aveva già detto a molti amici che aspettava un figlio e ora non vuole affrontare la situazione. Immagino che abbia bisogno di tempo, ma sono già passati sei mesi dall’accaduto e lei continua a piangere e stare da sola. Inoltre non è mai stata una ragazza incline alla socialità, non ha amiche, e ancora molto piccola di testa, nonostante abbia quasi 30 anni. Credo che l’aiuto mio e di mia mamma non sia sufficiente per risolvere la situazione. Cosa possiamo fare? So che la mia non è una domanda facile, ma la ringrazio per quanto potrà consigliarmi.

Risposta

Caro lettore, come lei stesso constata gli interventi di buon senso comune non hanno prodotto risultati positivi. Il fattore tempo, non sempre gioca a favore della risoluzione dei problemi e della sofferenza in genere, anzi! Constatato tutto ciò mi sembra evidente che sua sorella può giovarsi di un consulto psichiatrico e/o psicologico allo scopo di approfondire le ragioni di tanta sofferenza e ansia sociale, per poter poi attuare gli interventi più idonei per raggiungere uno stato di benessere accettabile per lei. Un caro saluto.

 

VERO Salute
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