Psicosi ossessiva, depressione e depersonalizzazione

Gentilissimo dottor Vaccaro, da 16 anni soffro di psicosi ossessiva e depressione che curo con Anafranil 75 per due volte al giorno, Abilify e Depakin Cromo. Il dramma è che non ho interessi, sono apatico e anedonico. Ho immagini e pensieri intrusivi a sfondo terrifico, inoltre la mia mente non fa altro che angosciarmi e dirmi che siamo tutti figli di Dio, abbiamo due occhi e un naso, ma non vale la pena di vivere. Perché la mia mente non fa altro che ripetersi queste frasi? Mi angosciano molto, tuttavia i farmaci non fanno l’effetto dovuto. Ho solo 40 anni e ho deficit cognitivi, sono astenico e molto fobico. Mi aiuti, la prego! Sono molto ansioso e non voglio uscire di casa. Ero in cura da uno specialista, ma per la depersonalizzazione. Distinti saluti.

Angelo, Taranto

Gent.mo sig. Angelo, le informazioni che dà sono un po’ confuse e confusive. Intanto le posso dire che prende tre farmaci appartenenti a tre categorie o classi diverse. L’Anafranil è un antidepressivo di vecchia generazione, l’Abilify è un antipsicotico atipico di nuovissima generazione e il Depakin Chrono è uno stabilizzante dell’umore (i neurologi usano quest’ultimo come antiepilettico). Si direbbe perciò che i suoi curanti mirino al controllo di sintomi psicotici e/o di tipo bipolare dell’umore (mania-depressione). Lei sostiene di essere stato “in cura da uno specialista, ma per la depersonalizzazione”. Ciò appare quantomeno riduttivo e fuorviante a considerare la terapia. La diagnosi di psicosi ossessiva appare compatibile con la terapia in atto ed è probabilmente il nucleo centrale dei suoi disturbi. Sarebbe opportuno avere altri dati per poterle fornire elementi fruttuosi per valutare la congruità e l’efficacia della sua terapia. Ad esempio sarebbero preziose le informazioni circa i dosaggi dell’Abilify e del Depakin Chrono. I farmaci che prende sono considerevoli e di non facile gestione; vanno prescritti perciò da mani esperte ossia uno psichiatra che sappia bene cos’è meglio fare. Il fai da te è assolutamente da sconsigliare, così come il rivolgersi a persone incompetenti che magari fanno balenare l’idea di eliminare o ridurre farmaci validi o addirittura necessari. Qualora lo ritenesse opportuno, non esiti a contattarmi ancora, sarò felice di essere più esauriente.

Cordialissimi saluti.

VERO Salute dicembre 2009
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