Chi non si è mai arrotolato nervosamente i capelli con l’indice o non ha mai mordicchiato il cappuccio di una penna? Semplici modi di fare da distinguere dai veri e propri disturbi da tic. Per tic s’intende un movimento, o una vocalizzazione, improvviso, rapido, ricorrente, aritmico e stereotipato. I tic possono essere semplici o complessi a seconda della quantità dei distretti corporei, movimenti e/o vocalizzazioni coinvolti. Tra i tic motori semplici annoveriamo ammiccamenti, arricciamenti del naso, smorfie del viso, alzate di spalle o torsioni del collo. I tic motori complessi annoverano tra di loro: accovacciarsi, camminare piroettando, assumere e mantenere insoliti atteggiamenti posturali anche dolorosi. Tali movimenti involontari, il più delle volte, provocano il sorriso a volte beffardo di chi li nota e l’imbarazzo di chi li emette. «I tic vocali come raschiarsi la voce, grugnire, annusare o soffiare sono suoni senza significato» sostiene il dottor Ascanio Vaccaro, psichiatra di Milano. «Tra i tic vocali complessi annoveriamo la coprolalia ossia l’espressione improvvisa di frasi oscene e volgari, l’ecolalia ossia la ripetizione della parola o frase sentita per ultima, la palilalia che consiste nel ripetere le proprie parole o i propri suoni. Esistono statistiche attendibili solo sul disturbo di Tourette, il più noto dei disturbi da tic, con percentuali che vanno da 3-30 su 10.000 nei bambini e 1-2 su 10.000 negli adulti. Il disturbo ha una netta prevalenza del genere maschile (da 3 a 5 volte più frequente che nelle femmine)». Detto ciò, vediamo di analizzare insieme al nostro esperto tutto ciò che concerne l’argomento.
Riguardano tutto il corpo: VERO
I tic motori semplici e complessi possono riguardare qualunque distretto corporeo inclusi la faccia, il tronco, la testa, gli arti superiori e inferiori. I tic di solito vengono avvertiti come irresistibili, anche se possono essere repressi per periodi variabili di tempo. E’ un po’ come avere uno starnuto che sta per arrivare ed è una liberazione dalla tensione lo starnutire.
Si può migliorare anche da soli: VERO
Esistono delle forme di disturbo da tic definite transitorie che tendono ad auto estinguersi nell’arco di massimo un anno, per poi eventualmente ripresentarsi o meno anche a distanza di altri anni. Esistono delle forme croniche tra cui il già citato disturbo di Tourette che difficilmente migliorano e possono durare tutta la vita. Quando i tic permangono nel tempo e provocano un forte senso di disagio e insicurezza in colui che li ha è consigliabile richiedere l’aiuto di un esperto. Le terapie più efficaci sono quelle di stampo cognitivo-comportamentale. Nei casi più gravi si ricorre a farmaci antidepressivi di tipo serotoninergico, talvolta si associano neurolettici a basso dosaggio.
Riguarda solo gli esseri umani: FALSO
Il termine stesso di “tic” ricorda il morso del cavallo quando addenta la porta del box o la mangiatoia. I tic si riscontrano dunque anche nel mondo animale, in quello selvatico, come in quello domestico, allorquando un animale manifesta un disagio, anche se è più frequente riscontrare il disturbo, particolarmente negli animali domestici.
Si possono controllare con la volontà: VERO/FALSO
I soggetti che emettono tic riferiscono che essi non sono del tutto controllabili con la forza di volontà, la sensazione è a metà tra il volontario e l’involontario. E’ come se però l’emissione del tic liberasse dalla tensione emotiva e corporea chi lo emette. E’ un po’ come il già citato esempio dello starnuto o di un bisogno irresistibile di grattarsi. Una volta fatto, ci si sente meglio. Si riduce così l’ansia e la tensione. In realtà è proprio facendo così che si impara un rituale compulsivo da cui spesso è difficile guarire.
E’ sempre colpa dello stress: FALSO
I tic nervosi non sono l’espressione dello stress o della stanchezza dell’individuo che ne è colpito. I tic sono più frequentemente emessi ad esempio quando una persona che ne soffre si rilassa. E’ vero però che diminuiscono di notte quando una persona dorme. Lo stress può essere un fattore di aggravamento, ma non la causa. Il disturbo di Tourette, che dei disturbi da tic è il principale rappresentante è trasmesso familiarmente, probabilmente su base genetica. Frequentemente un disturbo da tic si accompagna inoltre a un disturbo Ossessivo Compulsivo o al disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività. Non è infrequente riscontrare contemporaneamente il disturbo di Tourette, quello Ossessivo Compulsivo e quello da Deficit dell’Attenzione e Iperattività.