Il Gioco D’Azzardo Patologico (abbreviato in GAP in italiano) o Gambling Disorder (GD, in inglese), come viene definito nel DSM V, il più importante Manuale Diagnostico e Statistico sul pianeta insieme all’ICD 11, consiste in un comportamento di gioco problematico persistente, ricorrente e maladattativo che compromette le attività personali, familiari o lavorative.

Il DSM-5, ha riclassificato il gioco d’azzardo patologico nell’area delle dipendenze (addictions) per le similarità tra il GAP e le dipendenze da alcol e altre sostanze d’abuso. Aver commesso atti illegali non è considerato necessario per la diagnosi del gioco d’azzardo patologico.

Quasi 4 milioni di italiani sono “malati” di sesso, gioco e, come se non bastasse, uno studente su 3 è dipendente dallo smartphone; è quanto emerge dai dati forniti dalla Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive. Il Disturbo da Gioco d’Azzardo è sicuramente la dipendenza più studiata e che risponde positivamente a specifici trattamenti; nel DSM V entra a far parte del gruppo dei disturbi da dipendenza non associati a uso di sostanze. Il tasso di prevalenza per anno è dello 0.2% – 0,3% nella popolazione generale, verso un tasso di prevalenza lifetime dello 0.4%- 1.0% nella popolazione generale.

La caratteristica principale del Disturbo da Gioco d’Azzardo Patologico è un “comportamento di gioco disadattivo persistente e ricorrente che sconvolge l’equilibrio personale, familiare e sociale (educativo/lavorativo)”. Il giocatore d’azzardo è totalmente assorbito dal gioco, ha bisogno di giocare con una sempre maggiore quantità di soldi, non riesce a controllarsi, a fermarsi, a ridurre l’attitudine al gioco; “giocando” evita i problemi o cerca un sollievo alla de- pressione e alle tensioni della vita, mente ai propri familiari o amici, tende a minimizzare la portata delle perdite ed è capace di compiere azioni illegali per finanziare tali perdite; è alla continua ricerca di soldi, mette tutto in secondo piano (relazioni, lavoro, affetti…), rinunciando alle propria responsabilità quotidiane.

I criteri diagnostici indicano la persistenza di tale disturbo per almeno 12 mesi con la presenza di diversi sintomi quali la necessità di giocare una quantità crescente di denaro per cercare di raggiungere l’eccitazione desiderata, l’incapacità di interrompere un tale comportamento senza presentare irritabilità o irrequietezza. Tali comportamenti sono spesso costellati da tentativi infruttuosi di interrompere il gioco d’azzardo. La necessità di giocare può aumentare quando si è in presenza di ansia o depressione e nel tentativo di recuperare le perdite al gioco.

Il giocatore d’azzardo tenta di escogitare una serie di bugie per nascondere non solo le perdite ma anche i suoi comportamenti patologici. I comportamenti possono mettere a repentaglio le sue principali relazioni affettive e, infine, per far fronte alle proprie finanze disastrate, si basa sull’aiuto di altri.

Gli individui possono mentire ai familiari, ai terapisti o altre persone per nascondere l’entità del coinvolgimento con il gioco d’azzardo; per coprire i debiti di gioco possono arrivare a mettere in atto comportamenti illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita; la presenza di questi ultimi comportamenti sono caratteristici delle forme più gravi. Nella definizione e nella descrizione del gambling il DSM-V mette in evidenza la presenza anche di sintomi quali la distorsione del pensiero (per esempio, la negazione, le superstizioni, un senso di potere e di controllo degli eventi). Alcuni individui affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico sono impulsivi, competitivi, energici, irrequieti, possono essere eccessivamente preoccupati dall’approvazione degli altri ed essere estremamente generosi, fino alla stravaganza, quando vincono.

Altri individui sono affetti da depressione, tristezza, e possono giocare perché si sentono dei perdenti, senza speranza o si sentono in colpa. Un altro aspetto da evidenziare negli individui affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico è il rischio suicidario. In circa la metà degli individui che sono in trattamento per disturbo da gioco d’azzardo patologico è presente ideazione suicidaria.

Il gambling è un disturbo psichico a sè stante, invalidante, tendenzialmente cronico che si instaura più facilmente su una personalità disturbata, fragile, impulsiva, con possibilità di presenza di disturbi relazionali o sociali; spesso è associato ad altre patologie psichiche, come l’ansia e la depressione. Le conseguenze del disturbo sono gravi: il funzionamento globale del soggetto può diventare infatti progressivamente disfunzionale, fino ad essere completamente compromesso.

Il gambling deve essere diagnosticato precocemente e trattato esclusivamente da terapeuti esperti. Dal punto di vista psicologico è opportuno esaminare alcuni aspetti importanti per la comprensione del gambling come l’alessitimia e la dipendenza. Il termine alessitimia descrive un particolare stile cognitivo-emotivo caratterizzato dalla difficoltà di riconoscere e comunicare le emozioni. Sono soggetti che non hanno parole per descrivere i propri sentimenti, che sembrano mancare anche dei sentimenti stessi, privi cioè di una vita emotiva della quale parlare. Un’altra caratteristica psicologica di frequente riscontro nel gambling è la presenza di tratti di dipendenza intensa come scarsa definizione dei confini dell’Io con assenza di autonomia funzionale; si tratta infatti di soggetti immaturi e incapaci di assumersi le responsabilità della vita e con bassa tolleranza alle frustrazioni.

Dal punto di vista terapeutico l’invio di questi pazienti a operatori specializzati rappresenta la migliore strada da percorrere per un efficace programma terapeutico, unitamente alla possibilità di un intervento integrato sulla famiglia.

Non esistono, allo stato attuale, trattamenti univoci per il gioco d’azzardo patologico; gli studi nell’ambito della psicoterapia cognitivo-comportamentale concordano nel considerare questo approccio efficace, oltre ad altre metodiche psicoterapiche, alle terapie farmacologiche e anche a gruppi di auto-aiuto.

Criteri Diagnostici DSM-V 312.31 (F63.0)

  1. Comportamento da gioco d’azzardo problematico ricorrente e persistente che porta a stress o a un peggioramento clinicamente significativo, come indicato dalla presenza nell’individuo di 4 (o più) dei seguenti sintomi per un periodo di almeno 12 mesi:
  2. Necessità di giocare una quantità crescente di denaro con lo scopo di raggiungere l’eccitazione desiderata
  3. È irritabile o irrequieto quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
  4. Ha effettuato ripetuti sforzi infruttuosi per controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo
  5. È spesso preoccupato per il gioco d’azzardo (per esempio, ha pensieri persistenti di rivivere esperienze passate del gioco d’azzardo, di problematiche di pianificazioni future, pensando come ottenere danaro con cui giocare)
  6. Spesso gioca quando si sente in difficoltà (per esempio, assenza di speranza, in colpa, ansioso, depresso)
  7. Dopo aver perso soldi al gioco, spesso torna un altro giorno (perdite “inseguite”)
  8. Racconta bugie per nascondere il coinvolgimento nel gioco d’azzardo
  9. Ha messo a repentaglio o ha perso una relazione significativa, il lavoro, lo studio o una opportunità di carriera a causa del gioco d’azzardo
  10. Si basa su altri per cercare denaro per alleviare le disperate situazioni finanziarie causate dal gioco d’azzardo
  11. Il comportamento da gioco d’azzardo patologico non è meglio descritto da un episodio maniacale

Specificare se episodico, persistente, In remissione precoce o continua

• Episodico: soddisfa i criteri diagnostici almeno una volta nel tempo, con sintomi di cedimento tra i periodi di disturbo
da gioco per diversi mesi
• Persistente: presenza di sintomi continui, che soddisfano i criteri diagnostici per molti anni
• In remissione precoce: dopo che tutti i criteri diagnostici sono stati precedentemente soddisfatti, nessuno dei criteri è stato soddisfatto per almeno 3 mesi ma meno di 12 mesi • In remissione continua: dopo che tutti i criteri diagnostici sono stati precedentemente soddisfatti, nessuno dei criteri è stato soddisfatto durante un periodo di 12 mesi o più

 

Media

soddisfatti 4-5 criteri

Moderata

soddisfatti 6-7 criteri

Grave

soddisfatti 8-9 criteri

 

Leggi la seconda parte dell’approfondimento sul Gioco d’azzardo patologico

Fonte:  il giornale delle scienze psicologiche

 

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